Non nascondo la mia stanchezza verso un cattolicesimo di maniera, dove prevalgono i buoni sentimenti o slogan facili ("W la famiglia" - e chi lo dice ha la sua a rotoli). Mi affascinano i veri uomini di fede, coloro che non si limitano alle belle parole ma vivono una fede sul campo sporcandosi la faccia e coinvolgendosi in prima persona nel nome di Gesù e del Vangelo. Onestamente trovo le crociate attuali sterili e fuori dal tempo... come tante altre crociate nel passato inutili e dannose.
Tra i tanti uomini che hanno lasciato un segno positivo voglio suggerirvi la splendida figura di Mons. Gerardi Vescovo del Guatemala. Negli anni della guerra in Guatemala mons. Gerardi è stato uno strenuo difensore dei più poveri e martoriati maya ma soprattutto dopo i trattati di Pace del 96 ha ricostruito il genocidio della popolazione indigena in un documento sconvolgente : "Guatemala nunca màs". È la descrizione di uno sterminio pianificato dalle giunte militari - i cui quadri venivano addestrati nelle basi americane - attraverso la raccolta di interviste a testimoni diretti. Questo lavoro imponente è costato la vita a Mons. Gerardi ucciso due giorni dopo la presentazione del documento al mondo intero.
Di recente è uscito un libro pubblicato da La Piccola Editrice che ripercorre le principali tappe di vita del Vescovo martire e che consiglio a tutti di leggere, visto che non esistono altre pubblicazioni in Italiano.
Buona lettura.
Mariella Minozzi
Juan José Gerardi
Il Vescovo dei Diritti Umani
La piccola Editrice
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